Per strano che possa sembrare, anche gli scienziati sono esseri umani e ogni tanto scherzano. Ma fare ridere in un ambito come quello scientifico sembra essere più difficile che fare ridere qualche amico al pub. Una volta il comico George Carlin (credo sia stato lui) disse: “Fare il comico di professione è difficile”.
Una tradizione vuole che una tantum (spesso in corrispondenza del 1° di Aprile) sulle testate scientifiche più autorevoli escano degli articoli burla. Una delle più note fu l’articolo pubblicato sulle caratteristiche endocroniche della tiotimolina risublimata firmato da Isaac Asimov, all’epoca giovane dottorando di chimica a un passo dal difendere la sua tesi. A metà tra l’allenamento e lo scherzo, Asimov immaginava che ci fosse una sostanza capace di sciogliersi nell’acqua anche prima del reale contatto fisico con l’acqua stessa, semplicemente in base alla probabilità che venisse in futuro manifestata l’intenzione di mettere la tiotimolina nell’acqua. Tentativi fasulli venivano prontamente scoperti ed evitati: la tiotimolina non si scioglieva se l’evento futuro dell’immersione in acqua non fosse certo.
Nel 2008, Dario Bressanini, chimico ed editoralista delle Scienze, aveva scritto un esilarante pezzo sui terribili rischi del monossido di idrogeno (DHMO) e della sua terribile diffusione a tutti i livelli. Il DHMO è probabilmente più familiare ai più se rappresentato con la formula chimica H2O –> acqua.
Quest’anno, pare che Nature (ripreso da Focus) abbia tirato fuori un pezzo degno del migliore 1 di Aprile sui draghi e sul loro possibile ritorno a causa di due condizioni facilitanti: 1) la scomparsa dei cavalieri e 2) l’effetto serra che sta alzando la temperatura del pianeta.
Pare che questa volta invece lo scherzo non sia piaciuto. Infatti, Nature ha prontamente cancellato il link all’articolo e la Richard Dawkins Foundation ha scritto un post al vetriolo su questo articolo. Pare che la pietra dello scandalo sia stata la citazione al riscaldamento globale. Anche a me, l’informazione è arrivata in toni abbastanza allarmistici, che non ho condiviso più di tanto. Il che mi fa ipotizzare tre possibili motivi:
1) Non capisco i sottintesi e questo articolo è una specie di pietra dello scandalo, come se avessero pubblicato scherzosamente un articolo che dimostrava che lo sbarco sulla luna è una bufala (No, fatevene una ragione, non credo che lo sbarco sulla luna sia una bufala).
2) Il mio background fantasy mi ha permesso di riconoscere in un nanosecondo l’illustrazione del drago dell’articolo rubata a Tolkien.
3) Sono troppo abituato all’umorismo da pub con gli amici.
Non ho ancora deciso. Vedremo che succede il prossimo 1° Aprile.